Il Ponte Girevole e Taranto: un legame indissolubile.
Il Ponte Girevole, oltre ad essere un capolavoro di ingegneria, è sicuramente uno dei simboli più famosi della città dei Due Mari.
Nomini il Ponte Girevole e subito pensi a Taranto.
Ogni anno sono sempre di più i turisti che assistono allo spettacolo della sua apertura, rito che accompagna i Tarantini dal 1958.
Se avete programmato la vostra visita a Taranto non dimenticate di inserire nel vostro itinerario una visita al Ponte Girevole.
La storia del Ponte Girevole
Il ponte unisce le due anime della città, quella storica, rappresentata da Taranto Vecchia, e quella più moderna, il Borgo, costruito nell’Ottocento.
L’opera serve ad unire le due parti della città divise dal Canale Navigabile, un lembo di mare che, artificialmente, unisce il Mar Grande e il Mar Piccolo. Avete letto bene, artificialmente. Il Canale, infatti, non è un’opera della natura ma dell’uomo. Fino al Quattrocento, infatti, le due parti erano unite, non c’era nessun tratto di mare da superare.
La voglia di difendere la città dai ripetuti assalti dei pirati e delle flotte turche spinse gli ingegneri militari a decidere per la costruzione di questo canale, che venne scavato per permettere una migliore difesa del Castello Aragonese.
Il primo Ponte Girevole risale alla fine dell’Ottocento, era di legno ed era azionato da alcune turbine azionate dalla caduta dell’acqua in una cisterna posta all’interno del Castello Aragonese.
Nel 1958 iniziarono i lavori per sostituire il ponte di legno con quello presente in metallo e alimentato elettricamente.
Come funziona il Ponte Girevole?
Il ponte è composto da due braccia che si possono aprire quando deve passare una nave o per il passaggio, avviene a maggio, della processione del Santo Patrono di Taranto, San Cataldo.
Quando il ponte deve aprirsi, le braccia si separano e ruotano su un lato in modo alternato, in modo da permettere il passaggio delle navi senza complicazioni.
Tutta la manovra di apertura dura circa cinque minuti, minuti durante i quali l’emozione e lo stupore degli spettatori che si riuniscono sui due lati del Canale Navigabile è ben visibile sui loro volti.
Da quel momento le due parti della città sono separate, divise per il tempo impiegato dalle navi a transitare da un mare all’altro.
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